
leggere come il vento
fra antiche mura rosse come l’harissa
avvolte nei loro veli
di crisalidi colorate
nessun tintinnio di monili
nel loro passare sospeso
come nuvole veloci
fra aromi speziati.
Le mani in movimento
volo di farfalle silenziose
dipinte come pergamene
con arabeschi ricami tatuati
a imprimere la loro memoria.
La voce coperta da altre voci
un canto che echeggia fra tetto e tetto
una cantilena magica
che si sovrappone nell’aria
fra rullare di tamburi e flauti incantatori
Ti fissano furtive
con occhi scuri intensi
e ti penetrano
mascherate dal kajal
foto e testo Dina Carruozzo Nazzaro