Insinuarti nelle dolci pieghe della mia trincea, cercando di fare poco silenzio, di non annegare, naufraga di troppo splendore. E dove, scivolando la mano, finiva la pelle, io poi gravavo col palmo nel freddo dell’aria e dicevo “Vedi? Finisco. Come puoi amare il finito? Se mi oltrepassi tu perdi”.
Ma poi coglievi le mie mani disperse nell’aria, e come a fare verso dicevi “Vedi? Continui. Se navighi intorno al tracciato poi torni” E via a riportarmi sui miei fianchi come per farmi capire che esisto e che ogni altra cosa dovrebbe contare meno che questo. E bastava guardarti per farti capire che ogni altra cosa per me contava davvero meno che questo.
Tranne la morte,
e forse che stasera sei bella da ammutolire. (Riccardo Delfino)
da Il sorriso adolescente dei morti Rp libri illustrazione collage fotografico digitale Dina Carruozzo Nazzaro per AtelierD
La vita allora… Penso che ho solo questa. E’ stato bello, pensare, progettare, costruire, sognare andare perdersi tornare. Quanti verbi ha il mondo. Fra le miriadi di pianeti e di stelle essere proprio qui nati e vissuti dentro questo cielo qui, con i piedi poggiati su un punto della terra, ora, con il passato pieno di tutti i miei errori. Mariangela Gualtieri
illustrazione collage digitale Dina Carruozzo Nazzaro (Emil Nolte + Olga Grigorieva) AtelierD
STELLE SMARRITE Perché siamo solo stelle smarrite non indichiamo strade perché ci siamo già noi perdute non ancoriamo sogni brilliamo sole e silenziose offuscate dai bagliori di questi strani mondi troppo grandi per noi e non nostri spegnendoci piano piano fin quando arriva il giorno. Dina Carruozzo Nazzaro AtelierD
(illustrazione digitale ritaglio 🖼 Spirit of the Night John Atkinson Grimshaw)
Quando ti bacio non è solo la tua bocca […] che bacio Io bacio anche le tue domande e i tuoi desideri bacio il tuo riflettere i tuoi dubbi e il tuo coraggio il tuo amore per me e la tua libertà da me […] Io bacio te così come sei e come sarai domani e oltre e quando il mio tempo sarà trascorso. (Erich Fried)
illustrazione collage digitale Dina Carruozzo Nazzaro AtelierD
C’è un albero dentro di me trapiantato dal sole le sue foglie oscillano come pesci di fuoco le sue foglie cantano come usignoli è un pezzo che i viaggiatori sono scesi dai razzi del pianeta ch’è in me parlano una lingua che ho udito in sogno non ordini non vanterie non preghiere in me c’è una strada bianca le formiche passano coi semi di grano i camion passano col chiasso delle feste ma il carro funebre – è proibito – non può passare in me il tempo rimane come una rossa rosa odorosa che oggi sia venerdì domani sabato che il più di me sia passato che resti il meno non importa Nazim Hikmet
illustrazione digitale Dina Carruozzo Nazzaro AtelierD
La prima cosa è ringiovanire. Non è detto che a sessant’anni sei più vecchio che a trenta. L’usura del corpo è poca cosa rispetto all’usura dell’anima. Non ti salvi con le tisane, non ti salvi evitando la carne, non ti salvi facendo ginnastica: quello che ti serve è fiorire come fa una rosa, come fa un geranio. Franco Arminio
illustrazione collage digitale Dina Carruozzo Nazzaro AtelierD
Cademmo nell’abbraccio, ci separammo dal mondo, non sapevamo se eravamo due corpi o due anime o un corpo e un’anima o se semplicemente non eravamo perché era amore solamente e poi solamente fu la marea d’argento del nulla. Wislawa Szymborska
illustrazione collage digitale Dina Carruozzo Nazzaro AtelierD fra foto e ritagli d’arte (rivisitazione del bacio di 🖼Henri DE TOULOUSE-LAUTREC)
La Luna, dalle case popolari, somiglia a un buco; a un pozzo; a qualche sbaglio edilizio – e se a volte è più lontana è perché tu non mi dici cos’hai quando ti parlo (e tu non parli mai).
Gabriele Galloni
illustrazione digitale Dina Carruozzo Nazzaro AtelierD